In qualunque modo vengano costruite, le serre sono strutture la cui funzione è quella di creare un ambiente ideale per la crescita di piante e fiori anche con temperature più rigide, come quelle dei paesi nordici. Ma cosa accadrebbe se le serre non fossero solamente strutture statiche, ma in grado di cambiare in base alle differenti condizioni climatiche?
Nella nuova serra tropicale del Giardino Botanico di Aarhus, costruita per rimpiazzare la vecchia serra del 1969, lo studio danese C. F. Møller Architekten ha creato una serra a cupola fatta di cuscinetti in plastica traslucida che posso essere gonfiati e sgonfiati in base alle necessità di luce e calore.
Potrebbe sembrare una scelta incerta utilizzare materiali plastici nel settore dell’architettura sostenibile, ma alcune tipologie di plastica sono sorprendentemente durevoli e versatili, tanto da essere utilizzate anche in questo campo. Al fine di realizzare una facciata fatta di una membrana in plastica che massimizzasse l’efficienza energetica, C. F. Møller Architekten ha innalzato una serie di 10 archi in acciaio per creare una cupola alta 18 metri su una base ovale. Una tale forma della serra e l’orientazione in base ai punti cardinali non sono scelte casuali. Servono ad avere una superficie più piccola possibile con il massimo volume e una massima influenza del sole in estate ed una minore in inverno.
La serra tropicale di Aarhus, la cui struttura ricorda una goccia di rugiada è un tipico esempio di architettura intelligente. La prima, speriamo, di una lunga serie.
[divider]
[space height=”20″]