Una casa adattabile che si sviluppa su due piani, per circa 147 metri quadrati è quella realizzata da Henning Larsen Archtects. L’obiettivo del progetto era quello di realizzare un’abitazione che fosse flessibile e adattabile a bisogni futuri di una famiglia, in particolare alla possibilità di un rifacimento della cucina, ad un cambiamento nelle misure degli spazi e ad un eventuale ampliamento della casa. In un’abitazione standard queste 3 azioni comportano dei costi in termini di risorse, emissioni di carbonio e produzione di nuovo materiale.
Una casa adattabile deve essere invece capace di accogliere continui cambiamenti, per potersi adeguare all’intero ciclo vitale di una famiglia: da una coppia senza bambini, ad una famiglia di 4 o più componenti, fino alla vecchiaia. Il layout flessibile della casa, dato da porte scorrevoli, pareti ed elementi di facciata mobili, permette di mutare e ampliare gli spazi con il minimo dispendio di energie, tempo e denaro, oltre che con emissioni di carbonio minime o pari a zero.
L’edificio è dotato di fondamenta e pareti in calcestruzzo leggero, pannelli in legno chiaro, finestre a triplo vetro e un tetto rivestito in cartone catramato. Le superfici al piano terra sono in cemento lucidato, mentre scalinate e pavimento al primo piano sono costituiti da parquet di bambù. Le pareti sono caratterizzate da moduli flessibili. I componenti strutturali della casa posso essere smontati senza essere distrutti e riutilizzati perché prodotti in misure e materiali standard. Gli spazi sono suddivisibili o unificabili in stanze più ampie. La casa adattabile offre una flessibilità con una prospettiva di 50 anni, con la capacità di adeguarsi a qualsiasi cambiamento o condizione di vita.
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