Casa Burger Oberschmied a Monguelfo (BZ) dell’architetto Stefan Hitthaler si è aggiudicata il Premio Architettura Alto Adige 2013 nella categoria “Interiors”. Si tratta di un intervento di restauro di una casa centenaria che nel tempo è diventata “una presenza sicura, un pezzo marcato del paesaggio quotidiano, una tranquilla certezza. Essa è una entità in paese, un punto d’orientamento comune nei pensieri degli abitanti, un pezzo di tessuto urbano caratterizzato dalla sua normalità”.
Il restauro parte dalla conservazione rispettosa dell’immagine della casa: le murature perimetrali di pietre intonacate con quella tipica malta grezza e scabrosa sono pulite e ricucite in stile nei punti in cui il tempo è stato meno generoso, non alla ricerca di un antico splendore, ma con la coscienza di donare altri anni di vita a un manufatto che poggia la sua dignità nella continuità urbana. I concetti progettuali principali si sviluppano, all’esterno. La casa diventa un unico volume, ripulito da superfici incoerenti e polveri depositate dalle stagioni passate: il risultato inaspettato è l’immagine di una architettura contemporanea, quasi astratta nelle sue linee nette e pulite.
Il colore riscoperto dell’intonaco originale è la base che caratterizza tutti gli elementi della casa. Partendo da una tonalità molto simile a quella dell’esterno per il piano interrato, si arriva fino al sottotetto ad un “quasi-bianco”, assieme ad un crescendo della luce stessa che penetra la vecchia casa, dagli spazi bui della cantina all’esplosione di luce del soggiorno a doppia altezza, che diviene un oggetto unico, proiettato all’esterno attraverso le terrazze che lo delimitano sui lati corti. Queste sono ricavate per sottrazione dal volume della casa: profondi fori che penetrano fino alla galleria del primo piano, portando con loro pezzi di cielo. Il paesaggio invade la casa: le nuvole fanno da soffitto alla galleria, i profili delle dolomiti fanno da parete al soggiorno.
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