Questo progetto dell’architetto Alberto Apostoli parte dalla ristrutturazione di un edificio degli anni ’60 che è stato parzialmente danneggiato dal terribile terremoto del 2009.
Si tratta del primo intervento di riqualificazione di un complesso che, in fase di progettazione, include quattro edifici la cui realizzazione finale è attesa tra tre anni.
L’edificio è isolato su tutti e quattro i lati, non ha una vera e propria facciata principale ma è piuttosto una piccola torre in cui tutte le facciate hanno pari importanza. Queste facciate sono state progettate e sviluppate con piccole protuberanze geometriche assortite con colori diversi ma complementari, in cui le aperture sono formate da imbotti sporgenti.
Alcuni di questi imbotti, esternamente bordati in acciaio lucido, racchiudono le finestre in legno di rovere mentre altri imbotti ospitano impianti d’illuminazione per creare l’effetto “wall wash”. Il movimento raffinato e geometrico dei volumi crea, durante le varie ore del giorno, leggere variazioni che conferiscono alla struttura un inaspettato senso di dinamicità.
L’edificio ha subito un completo intervento di ristrutturazione che ha interessato la struttura e che l’ha adattata alla normativa sismica vigente (NTC 2008). Ciò è stato possibile andando a rinforzare la struttura orizzontale (attraverso tramezzi ancorati debitamente rinforzati) e le travi e i nodi degli elementi strutturali con fibre di carbonio e resine epossidiche che sono stati incollati direttamente alla struttura, previo trattamento di recupero delle superfici danneggiate. Pertanto l’edificio ha anche aumentato i requisiti prestazionali richiesti dalla normativa.
Per approfondire: Palazzo provinciale del lavoro dell’Aquila
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