Zhang Zhidong è stato un leader del governo cinese che nel 19° secolo ha dato il via a numerosi cambiamenti in ottica di modernizzazione e che ha introdotto l’industria dell’acciaio nella città di Wuhan. È stato lui ad occuparsi anche dell’assetto urbanistico con la divisione in distretti industriali, culturali e finanziari che compongono l’attuale città di Wuhan.
L’industria dell’acciaio di Wuhan è stata un modello per la Cina e per il mondo intero. All’inizio del 20° secolo Wuhan era il nodo centrale della nazione, connesso tramite la ferrovia a tutte le province della Cina.
Il Museo dell’Industria Moderna che è attualmente in costruzione proprio a Wuhan sarà appunto intitolato a Zhang Zhidong. È stato progettato da Daniel Libeskind in modo tale da creare un legame tra tre diversi temi narrativi: Zhang Zhidong, l’industria e la città di Wuhan. Ognuno dei tre piani del museo è legato a uno di questi temi e si affaccia sul giardino composto da uno schema di linee radianti e anelli che connettono passato e futuro.
L’edificio che occupa una superficie di oltre 7.200 mq ha una struttura in acciaio composta dall’intersezione tra due corpi che si sviluppano in verticale e risultano geometricamente regolari e un terzo corpo curvilineo sviluppato orizzontalmente. Il loro sviluppo ascendente si propone sia di alleggerire l’impatto visivo del grande volume che di evocare la tensione verso un futuro positivo.
Sia il museo che la superficie a verde di pertinenza saranno completati con tecnologie e soluzioni sostenibili allo scopo di dare impulso a nuovi interventi di basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico.
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