Il progetto è stato realizzato in fondo ad una modesta valle circondata da colline in direzione nord-est, alla fine della suddivisione Schaub de Chiguayante. La casa è sorta in un territorio con brevi e ristretti periodi di esposizione al sole, infatti l’idea concettuale del progetto, fu quella di cercare di guadagnare altezza per migliorare l’esposizione solare in tutte le camere. La scelta di localizzare i volumi nel suolo è stata progettata con estrema attenzione, cosa necessaria per massimizzare la superficie disponibile, a partire dai 1295 m2 di terreno, dei quali, il 40% fa parte dei ripidi pendii della collina.
L’idea fu quella di creare una serie di piccole colonne costruite con profili in acciaio e un box di vetro adibito alle aree sociali; sala da pranzo, barbecue e cucina al primo piano, mantenendo uno stretto rapporto tra lo spazio esterno e quello interno, oltre a sostenere, con materiali irrilevanti (acciaio e vetro), la piattaforma per il piano superiore che ospita i locali privati: il salotto e le camere da letto.
L’intero secondo piano del palazzo è stato progettato in legno, dal livello ammezzato creato in i-travetto ( è un prodotto costruito in legno che ha una grande forza in rapporto alle sue dimensioni ed al suo peso) e travi più ampie per le pareti divisorie ed il tetto.
La disposizione orizzontale delle finestre, con lunghi pannelli trasparenti incorniciati da un telaio di acciaio, come fossero una visiera, sanciscono il volume caratteristico della casa, come il parcheggio, il viale coperto e le due ali dove si trovano le camere da letto, come se stessero cercando di liberarsi dalle fondamenta, nella ricerca di una espressione di leggerezza, che non tocca la collina o il terreno.
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