© Giovanni Chiaramonte
Realizzato dopo che il progetto presentato di Giuseppe Marinoni aveva vinto un concorso internazionale, il Centro Studi FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) di Seveso appare all’esterno come un volume primario, diviso da fessure verticali e sezionato dal vetro sulla facciata frontale. La rigorosa pianta ellittica è infatti un collage di forme irregolari adattabili a un vasta gamma di usi: sale conferenze, spazi espositivi, uffici, una biblioteca multimediale.
La concezione architettonica sfrutta la luce naturale come strumento per la creazione di ambienti mutevoli. L’illuminazione artificiale, d’altra parte, attira l’attenzione sugli spazi interni, visibili di notte dall’esterno come figure bidimensionali proiettate sullo schermo vetrato della facciata.
Le fenditure vetrate, conseguenza del principio di aggregazione, rompono il volume monolitico, segnalando l’accesso da lontano e consentendo di vedere dai dintorni l’interno del complesso.
© Giovanni Chiaramonte
La forma articolata esprime un duplice valore: un valore paesaggistico, grazie al giardino sul fiume Seveso, dove il volume curvo con facciata in legno si presenta come un padiglione; e un valore urbano, sul lato della piazza, dove l’ampia parete vetrata intervallata da supporti metallici, delinea la facciata di un edificio virtuale.
L’insieme di forme differenti, verticali e orizzontali, genera delle intercapedini, rivelate dalle fessure che intercorrono lungo tutto il guscio ellittico. La stratificazione è messa a nudo dallo scaglionamento irregolare dei pavimenti e accentuato dai diversi colori del vetro che contraddistinguono i vari piani.
Le fessure permettono alla luce di filtrare all’interno in modi diversi nei vari momenti della giornata, lasciando che i livelli interagiscano funzionalmente e visivamente e mettendo in relazione gli usi con i vari piani.
© Giovanni Chiaramonte
Al piano terra si trova il Forum, uno spazio flessibile e aperto al pubblico nel quale è possibile ospitare conferenze, attività di formazione, mostre ed eventi culturali e ricreativi. Al primo piano troviamo invece il Club del Lavoro, un’area dedicata al lavoro, alle riunioni, allo studio e alla ricerca. Al secondo piano, la libreria multimediale e gli spazi espositivi. Il terrazzo-patio contribuisce a generare un ambiente introverso e meditativo, adatto alla concentrazione e al raccoglimento. Scala e servizi sono configurati come cilindri primari, in lamiera stirata e in assi di legno, che trapassano i diversi piani a partire dal piano interrato che ospita la lounge.
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