Da giugno scorso il CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – ha una nuova “casa”. L’edificio, firmato Open Project, ha sede a Roma, in via Oreste Tommasini, angolo via Giorgi.
L’immobile, che sostituisce una palazzina degli anni ’40 e ne mantiene il volume complessivo, pur con caratteristiche tipologiche e di composizione completamente differenti, conta sette piani fuori terra e due piani interrati.
Un profondo taglio incide la facciata ovest, esponendo i collegamenti orizzontali; l’ingresso principale sulla piazza Armellini è segnato da una spaccatura in cristallo e acciaio inox.
Le finestre, apribili a pantografo a tutta altezza, definiscono una facciata geometrica scomposta nei tagli orizzontali e verticali delle lastre del rivestimento.
Le cinque sale riunioni, la sala corsi e la sala proiezione dispongono di circa 150 posti a sedere. L’auditorium conta 170 sedute ed è perfettamente divisibile in due sale autonome con più configurazioni, grazie ad alcune soluzioni tecniche, quali la scomparsa di metà delle poltrone nel pavimento.
La demolizione e la costruzione sono state realizzate, all’interno di un guscio protettivo dotato di pannelli fono-assorbenti, che hanno ridotto quasi a zero i rumori sia della demolizione sia della ricostruzione ed hanno abbattuto quasi totalmente le polveri.
La struttura è a emissione zero: non brucia combustibili fossili. Anche la “pelle” dell’edificio è molto performante e gli impianti sono ad alto rendimento. Un impianto di supervisione è destinato a regolarne in automatico la “vita”, riducendone il carico termico.
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